I MERCATI DI TRAIANO
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CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE E FUNZIONI
I Mercati di Traiano costituiscono un articolato
complesso architettonico che, utilizzando la duttile tecnica
costruttiva del laterizio (cementizio rivestito da un paramento
in mattoni), sfrutta tutti gli spazi disponibili ricavati
dal taglio delle pendici del Quirinale, inserendo ambienti
con piante diverse, variamente disposti, sui sei livelli del
monumento.
Tale articolazione degli ambienti, permette di passare gradualmente
dalla disposizione curvilinea determinata dall'esedra del
Foro di Traiano, a quella rettilinea del tessuto urbano circostante. |
Assonometria dei Mercati di Traiano |
Pianta generale dei Mercati |
La volta della Grande Aula |
In tutto il complesso gli ambienti erano prevalentemente
coperti da volte in muratura, dalle forme più semplici
delle volte a botte, alle semicupole che coprono gli ambienti
di maggiori dimensioni, al complesso sistema di copertura
della Grande Aula, con sei volte
a crociera. |
La tecnica laterizia e' notevolmente curata,
anche in senso decorativo, in particolare sulla facciata del
Grande Emiciclo: qui il
colore rosso dei mattoni venne uniformato per mezzo di una
scialbatura rossastra sui giunti di malta intermedi, in voluto
contrasto con il bianco del travertino delle cornici marcapiano,
testimoniando l'assenza di un intonaco di rivestimento.
Un ordine di lesene inquadra le finestre del secondo piano,
sormontate da timpani alternativamente triangolari oppure
arcuati e affiancati da due mezzi timpani triangolari.
Questo partito decorativo, rimasto sempre in vista e disegnato
da numerosi artisti rinascimentali, è realizzato con
mattoni appositamente sagomati, che si ritrovano anche nelle
cornici marcapiano in altre parti del complesso particolarmente
curate. |
Particolare dei timpani della facciata del Grande Emiciclo |
Resti dei due strati di pavimentazione presso il Piccolo Emiciclo |
Le pavimentazioni utilizzano ampiamente, soprattutto
nelle parti scoperte, l'opus spicatum, con mattoni
disposti a spina di pesce, a cui spesso veniva sovrapposto
un secondo strato pavimentale in mosaico monocromo di piccole
tessere di selce: la sovrapposizione di due strati contribuiva
ad assicurare l'impermeabilizzazione degli ambienti sottostanti. |
La presenza di numerosi ambienti in forma di
tabernae, in particolare lungo i percorsi esterni,
non è necessariamente indice di una funzione commerciale
del complesso: anche le vie basolate che ne costituiscono
i percorsi esterni sono infatti per lo più accessibili
solo mediante scale che superano i dislivelli e pertanto non
erano percorribili dai carri necessari per il trasporto delle
merci.
I Mercati di Traiano dovevano invece costituire una sorta
di "centro polifunzionale", dove si svolgevano attività
pubbliche soprattutto di tipo amministrativo.
La distribuzione degli ambienti, i loro collegamenti e l'articolazione
dei percorsi interni, dovevano dipendere dalle diverse funzioni
di questi, come uffici o archivi, in stretto collegamento
con il complesso forense.
Negli ambienti del Corpo Centrale
doveva aver sede il procurator Fori Divi Traiani, citato
in un'iscrizione recentemente rinvenuta, e preposto all'amministrazione
e alla gestione del complesso monumentale.
La Grande Aula, collegata con
gli altri edifici, ma nel contempo indipendente, sembra per
la sua tipologia architettonica aver ricoperto funzioni pubbliche,
forse come sede di cerimonie ufficiali.
Le Aule di testata al livello
del Foro, con il loro ricco rivestimento marmoreo, dovevano
essere utilizzate come spazi annessi al complesso forense,
forse per le letture pubbliche testimoniate dalle fonti, mentre
è possibile che negli ambienti del Grande
Emiciclo, avessero sede gli uffici e gli archivi dei cassieri
del fisco imperiale (Arcarii Caesariani) che il giurista
Ulpiano colloca nel Foro di Traiano. |
L'iscrizione del procurator
Succura
Horati Rogati proc(uratoris)/[A]ug(usti) n(ostri) For(i) divi
Tra(iani) ex ig[...]
"...per
cura di Orazio Rogato, funzionario imperiale per il Foro del
divo Traiano, dal..."
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