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1

M. P. González sostiene (En el cincuentenario de «Cantos de vida y esperanza», «El Nacional», Caracas, 3 nov., 1955) che non è il caso di parlare di decadenza nella letteratura spagnola del periodo, e cita a sostegno della sua tesi i nomi di Bécquer, Rosalía de Castro, Maragall, Galdós, Valera, Pereda, Clarín, Palacio Valdés, Pardo Bazán, Blasco Ibáñez, il che non viene a provare che la poesia spagnola non si trovasse in piena crisi.

 

2

J. Marinello, Qué cosa fue el Modernismo: ¿Ha llegado la hora del balance?, «El Nacional», Caracas, 26 maggio 1955.

 

3

Il critico peruviano L. A. Sánchez ha sottolineato il carattere di imposizione della lingua e della cultura spagnola in America. Con questo spiega il tardo formarsi di una valida letteratura sudamericana, della quale il romanzo sarebbe l'epica (Cfr.: «¿Existe America Latina?», México, 1945).

 

4

F. De Onís, Introducción a Antología de la poesía española e hispanoamericana, Madrid, 1934, pp. XIV e XV.

 

5

Ivi, p. XIV.

 

6

F. De Onís (op. cit., pp. 1-139) fissa questo periodo di transizione tra gli anni 1882 e 1896, ed elenca i poeti Manuel González Prada, Manuel Gutiérrez Nájera, Manuel José Othón, José Martí, Salvador Díaz Mirón, Julián del Casal, José Asunción Silva, Francisco A. de Icaza, Ismael E. Arciniegas, Pedro B. Palacios (Almafuerte) e Fabio Fiallo.

 

7

F. Vian ha messo in rilievo la molteplicità di questi elementi in Il «Modernismo» nella poesia ispanica, Milano, 1955. Cfr. p. 9.

 

8

F. De Onís, op. cit., p. XVII.

 

9

Nonostante le personalità di Casal, di Nájera e di Silva si presentino così complete e definite, alcuni critici insistono nel considerarli poeti di transizione. Oltre l'Onís, si veda, ad esempio, R. Bazin, Histoire de la Littérature Américaine de Langue Espagnole, Paris, 1953, pp. 224-252. Il Bazin divide in due gruppi i poeti premodernisti, poeti «puri» e poeti «agitatori», ascrivendo al primo gruppo, tra gli altri, Silva, Casal, Nájera, Díaz Mirón e M. J. Othón, e al secondo M. González Prada e J. Martí. Neppure U. Gallo nella sua Storia della Letteratura Ispanoamericana, Milano, 1954, chiarisce questo problema, mentre E. Anderson Imbert nella breve, ma notevolissima Historia de la literatura hispanoamericana, México, 1954, indica come appartenenti al primo gruppo modernista Martí, Nájera, Casal e Silva (Cfr. p. 199).

 

10

P. Henríquez Ureña, Las corrientes literarias en la América Hispánica, México, 1949, p. 169.

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