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21

L'influsso dello Schiller sull'Europeo era stato già visto dal Menéndez Pelayo, il quale, nel piano del volume sulle idee estetiche nella Spagna del XIX secolo, scriveva la seguente didascalia: Influencia (in Catalogna) del romanticismo alemán e inglés, considerado en su parte filosófica: Aribau y López Soler (Estética de Schiller); v. La filosofía esp., cit., p. 411.

 

22

Cfr. F. SCHILLER, Sobre lo sublime (Uber das erhabene), testo con trad. sp. a fronte, Buenos Aires, Mercur, 1943, pp. 22-23: nel sublime, afferma lo scrittore, «l'uomo fisico e l'uomo morale si separano nettamente»; il primo infatti, nella realtà circostante, avverte solo i propri limiti, mentre il secondo sperimenta in essa la propria forza ed attraverso questa lotta tanto si eleva quanto l'altro ne viene abbattuto.

 

23

Abbiamo sottolineato i vocaboli che più direttamente richiamano la terminologia schilieriana. Cfr. Über das pathetische (F. SCHILLER, De lo sublime -Sobre lo patético (Vom Erhabenen -Über das pathetische), testo con trad. sp., Mendoza, Univ. de Cuyo, 1947, pp. 74-75 dove nega validità estetica alla descrizione della natura sensibile e quindi delle passioni; pp. 78-79, dove ribadisce il concetto, affermando che il buon gusto impedisce la rappresentazione di passioni che esprimano solo sofferenza fisica; Vom Erhabenen, ibidem, pp. 60-61, dove parla del «pateticamente sublime» (López Soler: sublime compasión). Si vedano ancora altre espressioni di López Soler: (gli antichi) ponen en acción las pasiones más violentas... horrorizando al alma sin enternecerla e cfr. con Über das Path., pp. 78-79, dove si vieta di rappresentare i gradi massimi delle passioni.

 

24

Üb. das Erh., pp. 18-19.

 

25

Ibidem, pp. 26-27.

 

26

Ibidem, pp. 20-21.

 

27

Vom Erh., pp. 52-53 sgg.

 

28

Bellas artes. Circunstancias que influyen en su prosperidad y decadencia, I, 2, p. 57 sgg.; v. in particolare p. 62. Si confronti, per una visione più facile ed esteriore, un analogo passo dello stesso López Soler nella prefazione a Los bandos de Castilla (Valencia, Cabreriza, 1830, p. VII sg.): La literatura romántica es el intérprete de aquellas pasiones vagas e indefinibles, que dando al hombre un sombrío carácter, le impelen hacia la soledad, donde busca en el bramido del mar y en el silbido de los vientos las imágenes de sus recónditos pesares, ecc. Sulla tendenza verso il lugubre e il melanconico nell'Europeo, v. BECHER, Op. cit., p. 24 sgg.

 

29

Nelle Lettere sull'educazione estetica dell'uomo (trad. Trinchero, Torino, Paravia, 1882, p. 67 sg) Schiller prospetta una visione che in parte differisce da quella di López Soler; infatti per lo scrittore tedesco il declino della società civile coincide col momento della piena fioritura artistica.

 

30

V. le pagine dedicate all'argomento dal FUBINI, Genesi e storia dei generi letterari, in Critica e poesia, Bari, Laterza, 1956, p. 223 sgg.