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51

Oltre ai versi surriferiti in cui si esalta il teatro spagnolo, vorremmo rilevare l'esaltazione dell'intero siglo de oro, che s'incontra fin dalle prime pagine, cui si unisce l'invito ad assumerlo come modello: Seguid, seguid su ejemplo: de memoria / sus cantos aprended (Poét., cit., p. 18). V. anche COURTNEY TARR, Rom. in Spain and Span. Rom., cit., p. 10.

 

52

M. MENÉNDEZ Y PELAYO, Historia de las ideas estéticas en España, Madrid, Suc. de Rivadeneyra, 1904, VI, p. 207.

 

53

Il suo orientamento politico è testimoniato dal fatto che collaborò all'Abeja, organo del conservatorismo liberale; v. in proposito N. PASTOR DÍAZ Y F. DE CÁRDENAS, Galería des Españoles célebres contemporáneos, t. VII, Madrid, 1845, p. 278.

 

54

A este género, para evitar perífrasis y rodeos, le llamaremos clásico desde ahora, y romántico al anterior (nota di D.)

 

55

Non credo che, quando Durán esprimeva questo concetto, pensasse a Böhl de Faber, come sostiene il PITOLLET (Op. cit., p. XXI) dal momento che a Böhl non si poteva attribuire la formulazione di dottrine che erano invece degli Schlegel.

 

56

PITOLLET, Op. cit., p. 101.

 

57

Ibidem, p. 103.

 

58

La notizia è riferita, con qualche inesattezza, dalla cit. Galería de Esp. cél., p. 269, e, con maggior precisione, da F. BLANCO GARCÍA, La literatura española en el siglo XIX, Madrid, 1909, p. 111. Si tratta della Colección general de comedias escogidas del teatro antiguo español, con el examen crítico de cada una de ellas, intrapresa da Durán insieme a García Suelto, Gorostiza e altri e pubblicata, presso vari editori, fra il 1826 e il 1834.

 

59

V. le lettere inviate da questi scrittori a Durán in SÁINZ RODRÍGUEZ, Un epist. erud., cit.

 

60

Il raffronto fra il Tetrarca de Jerusalén e la Zaira di Voltaire (Disc., p. 328 sgg., nota «d») richiama quello contenuto nella Lettre manzoniana fra la medesima Zaira e l'Otello (che si ritroverà poi nella critica spagnola successiva: v. l'articolo di J. Pidal in Rev. de Madrid, 1839, III, p. 349).