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11

Ibid., p. 16.

 

12

Ibid. p. 33.

 

13

Ibid.

 

14

Come sappiamo, l'originale del Diario fu in parte trascritto e in parte parafrasato dal Las Casas. Nella sua Historia de las Indias riporta altri passi del Diario. Per quest'ultima opera si veda l'edizione di A. Millares Carlo, México 1951, 3 voll., vol. I.

 

15

Cfr. sull'argomento F. Giunta, Contributo italiano al chiarimento della questione di Vinlandia, in A. Boscolo-F. Giunta, Studi sull'età colombiana, cit., oltre alla numerosa bibliografia precedente, in particolare gli studi di G. Caraci, ma anche E. O'Gorman, La idea del descubrimiento de América, Mexico 1951.

 

16

L. N. D'Olwer, Cronistas de las culturas precolombinas, México 1963, p. 8.

 

17

Cfr. sull'argomento A. Gerbi, La disputa del Nuevo Mundo. Historia de una polémica: 1750-1900, Mexico 1982 (2ª ed., corregida y aumentada).

 

18

Sui gesuiti espulsi e attivi in Italia Cfr. gli studi di M. Batllori, in particolare La cultura hispano-italiana de los jesuitas expulsos, Madrid 1966.

 

19

La Rusticado Mexicana di R. Landívar, celebrante la bellezza delle terre del Guatemala, la loro feracità, la laboriosità e l'intelligenza degli abitanti, fu edita a Modena nel 1781, in dieci canti, e ristampata, ampliata a quindici canti, a Bologna, l'anno successivo. La Storia antica del Messico di F.X. Clavijero, fu edita originalmente in italiano, a Cesena, tra il 1780 e il 1781, in quattro volumi.

Intorno al Landívar e al Clavijero Cfr. anche il nostro saggio I gesuiti americani in Italia: R. Landívar e F.X. Clavijero, in G. Bellini, Storia delle relazioni letterarie tra l'Italia e l'America di lingua spagnola, Milano 19822.

 

20

Dell'abate F. Galiani si vedano le numerose lettere all'amica Madame d'Epinay, scritte tra il 1771 e il 1778. Per lui l'Europa trova la sua salvezza nell'America: «L'epoque est venue de la chute totale de l'Europe et de la transmigration en Amérique. Tout tombe en pourriture ici: religion, lois, arts, sciences; et tout va se rebatir è neuf en Amérique.» (Lettera datata 8.5.1776, in F. Nicolini, Il pensiero dell'Abate Galiani, Bari 1909, p. 212).

Quanto all'opera del Carli, Delle lettere americane, fu pubblicata tra il 1780 e il 1783. Il suo entusiasmo per il mondo peruviano è tale che scrive nella lettera XIX: «Io sono talmente ripieno delle idee del Governo antico del Perù, che mi pare d'essere un Peruviano, o almeno parmi di desiderare che in qualche altro luogo del nostro globo si architettasse un sistema uguale per potervi andare a godere una piena felicità in questo resto di vita che m'avanza [...].» Cfr. Delle lettere americane, Parte prima, Cosmopoli, 1780, p. 153. Il secondo volume è edito a Cremona, nel 1782, il terzo volume nella stessa città nel 1783.

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