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Cfr. SIEBENMANN, Estado presente cit.
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Scoperto di recente da Charles Faulhaber a Madrid, nella Biblioteca di Palacio. Cfr. in proposito CH. B. FAULHABER, Celestina de Palacio: Madrid, Biblioteca de Palacio, MS 1520, in «Celestinesca», 14.2 (nov. 1990), pp. 3-39; e cfr. inoltre P. BOTTA, La Celestina de Palacio en sus aspectos materiales, in «Boletín de la Real Academia Española», LXXIII (1993), pp. 25-50 e pp. 347-366, e F. LOBERA SERRANO, El Manuscrito 1.520 de Palacio y la tradición impresa de «La Celestina», ivi, pp. 51-67.
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Gli sforzi nell'immediato futuro saranno semmai da incanalare verso le nuove prospettive redazionali aperte dal manoscritto recentemente ritrovato: andrebbe anzitutto cercata la sua continuazione (che forse giace mal riposta in Biblioteca) e comunque andrebbe studiato il livello di stesura che documenta il frammento pervenuto rispetto a quello della tradizione a stampa. Questo studio, già in parte avviato da Faulhaber (cfr. «Celestinesca», 15.1, mayo 1991, pp. 3-52) e più recentemente da Michel García (ivi, 18.1, mayo 1994, pp. 3-16, e 18.2, otoño 1994, pp. 145-149), se condotto esaustivamente sull'intero frammento conservato potrebbe dare utili ragguagli su come è avvenuta la prima (?) revisione redazionale de LC. Inutile dire che i risultati di questa nuova indagine andrebbero poi paragonati ai modi d'intervento redazionale che trasformano la Comedia in Tragicomedia.