Bibliografia
essenziale sul Foro di Nerva
R.Meneghini, Il Foro di Nerva, Roma 1991
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FORO DI NERVA O TRANSITORIO
Il
Foro di Nerva, iniziato da Domiziano nello spazio ancora non monumentalizzato
tra i Fori di Augusto e Cesare e il Tempio della Pace, venne inaugurato
nel 97 d.C. dall’imperatore Nerva. La piazza aveva forma rettangolare
allungata ed era chiusa su uno dei lati corti dal tempio dedicato
a Minerva, il cui pronao sporgeva da due ali di muro leggermente
oblique che mascheravano la presenza dell’esedra del Foro
di Augusto. I portici sui lati lunghi, a causa della ristrettezza
dello spazio disponibile, furono sostituiti da colonne appena sporgenti
dal muro di recinzione, con alto attico decorato da figure. Alle
spalle del tempio sorgeva la Porticus Absidata, un emiciclo a pilastri,
articolato su più piani, che fungeva da ingresso monumentale.
Il complesso conservò la funzione di passaggio dell’antico
percorso dell’Argiletum, che metteva in comunicazione il Foro
Romano con il popolare quartiere della Subura., e assunse pertanto
anche il nome di Foro Transitorio.
Non solo il tempio, ma l’intero programma figurativo del
Foro era dedicato a Minerva, patrona e protettrice di Domiziano
come già lo era stata di Ercole, l’eroe che aveva ottenuto
dagli dei l’immortalità come premio delle sue fatiche,
prefigurazione dell’apoteosi imperiale.
Le “Colonnacce” del Foro di Nerva
Del Foro di Nerva rimasero in piedi gran parte del tempio di Minerva,
fino alla sua distruzione nel 1606, eseguita per ordine di Paolo
V per riutilizzarne i materiali nella fontana dell’Acqua Paola
sul Gianicolo, e, parzialmente interrate, due delle oltre cinquanta
colonne che decoravano il muro perimetrale sui lati lunghi, che
assunsero il nome popolare di “Colonnacce”. La decorazione
del fregio figurato rappresenta scene di lavori femminili e il mito
di Aracne, trasformata in ragno da Minerva come punizione per aver
voluto competere con la dea nell’arte della tessitura. Sull’attico
si conserva il rilievo di una figura femminile con testa coperta
da un elmo e con scudo sorretto dalla sinistra, che era stata identificata
nuovamente con Minerva. Nei recenti scavi in occasione del Giubileo,
sono tuttavia venuti alla luce frammenti di un altro rilievo con
figura femminile, che hanno permesso di ipotizzare piuttosto sull’attico
una serie di rilievi con le personificazioni delle Province.
Foro di Nerva, resti delle colonne addossate al muro di recinzione
meridionale ( “Colonnacce”), stato attuale. |
Foro di Nerva, resti delle colonne addossate al muro di recinzione
meridionale ( “Colonnacce”), prima degli interventi
degli anni '30. |
Stampa con raffigurazione del tempio di Minerva prima della
sua distruzione. |
Attico dell’ordine di colonne addossate al muro di recinzione
meridionale (“Colonnacce”), rilievo con figura
femminile.
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Fregio dell’ordine di colonne addossate al muro di recinzione
meridionale (“Colonnacce”), con raffigurazione
di lavori femminili. |
Fregio dell’ordine di colonne addossate al muro di recinzione
meridionale (“Colonnacce”), con raffigurazione
del mito di Aracne |
Progetto della ricomposizione con frammenti originali provenienti
dai recenti scavi di un rilievo con figura femminile dell’attico
delle Colonnacce(Il Laboratorio) |
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