Portici della piazza del Foro di Traiano
Facciata della Basilica Ulpia nel Foro di Traiano
Bibliografia
essenziale sul Foro di Traiano
* R.Meneghini, Il Foro e i Mercati di Traiano, Roma
1994
* M.Milella, Il Foro di Traiano in Il Museo dei Fori
Imperiali, dallo studio alla pubblicazione, Giornata
di studio presso il DAI di Roma, 5 aprile 2001, in pubblicazione.
* L.Ungaro, I Daci dal Foro di Traiano, in I marmi colorati
della Roma imperiale, Venezia 2002.
*E.La Rocca, S.Rizzo, R.Meneghini, R.Santangeli Valenzani,
Fori Imperiali, in Römische Mitteilungen, 108,
2001, pp.171-285.
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FORO DI TRAIANO
Il
Foro di Traiano, inaugurato nel 112-113 d.C., è cronologicamente
l’ultimo dei Fori Imperiali e quello con la pianta più
articolata. La piazza, fiancheggiata dai portici laterali, dietro
cui si aprivano le esedre coperte (spazi semicircolari), ospitava
una statua equestre dell’imperatore. Sul lato meridionale
una parete con tratto rettilineo centrale e tratti laterali obliqui,
decorata da colonne addossate, faceva da sfondo monumentale alla
scultura e nascondeva alle sue spalle un piccolo cortile porticato,
sconosciuto prima dei recenti scavi condotti in occasione del Giubileo.
Sul lato opposto la piazza era chiusa dalla facciata della Basilica
Ulpia, con interno a cinque navate su tre piani e con absidi sui
lati corti. Alle spalle di questa, in uno stretto cortile porticato,
si ergeva la Colonna Traiana, utilizzata come tomba dell’imperatore.
Sui lati si aprivano due sale con nicchie sulle pareti, identificate
tradizionalmente come biblioteche, mentre l’accesso al cortile
avveniva attraverso un monumentale ingresso colonnato con frontone.
Si conosce l’esistenza di un tempio dedicato al divo Traiano
e alla diva Plotina, divinizzati dopo la loro morte, da parte del
successore e figlio adottivo Adriano. Secondo le ultime ipotesi
l’edificio sacro potrebbe essere stato rappresentato dall’insieme
del pronao colonnato, del cortile con la Colonna e delle sale laterali.
Lo spazio per erigere il Foro venne ricavato tagliando le pendici
del Quirinale, e il costo della colossale opera fu coperto dal bottino
ricavato dalla conquista della Dacia, attuale Romania, che Traiano
condusse tra il 101 e il 106 d.C. La decorazione dell’intero
complesso, e in particolare il racconto scolpito sulla Colonna,
celebrano questa gloriosa impresa militare e i suoi risultati di
pacificazione e ingrandimento dell’impero, come giustificazione
dell’apoteosi imperiale.
Portici della piazza del Foro di
Traiano
I portici si affacciavano sulla piazza, sopraelevati di alcuni
gradini, con fusti scanalati in marmo pavonazzetto e fregio con
decorazioni vegetali. L’attico al di sopra del colonnato riprende
la decorazione presente sull’attico dei portici del Foro di
Augusto, con sculture che visivamente sostengono una trabeazione
sporgente in funzione di cariatidi, in corrispondenza delle colonne
sottostanti, e con clipei (scudi) dalla ricca incorniciatura negli
spazi intermedi, qui con ritratti di personaggi della famiglia imperiale,
forse in ideale prosecuzione delle gallerie presenti nei portici
del Foro di Augusto.
Le sculture rappresentano Daci stanti (in piedi), di cui si conservano
diversi esemplari in marmo bianco e in marmo pavonazzetto, con diversi
trattamenti del retro (a lastra per essere addossati alla muratura
retrostante, o regolarmente scolpito, per quanto in modo più
sommario del lato anteriore, per una collocazione libera) e diverse
posizioni dei piedi sulle basi. La recente identificazione di un
basso basamento collocato sopra il coronamento dell’attico
e queste differenze di realizzazione permettono di ipotizzare l’esistenza
di una serie di statue collocate in cima alla facciata, come ulteriore
elemento decorativo.
Foro di Traiano, resti del portico e dell’esedra orientali. |
Ricostruzione in 3D della facciata dei portici della piazza
(modellazione ed editing Il Laboratorio)
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Busto loricato (con corazza) pertinente ai clipei (scudi)
con ritratti dell’attico dei portici. |
Busto loricato e frammento di incorniciatura di uno dei clipei
(scudi) con ritratti dell’attico dei portici. |
Testa frammentaria di Nerva o del padre naturale di Traiano
(Traianus Pater) pertinente ad uno dei clipei (scudi) con
ritratti dell’attico dei portici. |
Frammento di incorniciatura pertinente ai clipei (scudi) con
ritratti dell’attico dei portici. |
Statua frammentaria di Dace in marmo pavonazzetto, pertinente
all’attico dei portici. |
Statua frammentaria di Dace in marmo bianco, pertinente all’attico
dei portici.
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Facciata della Basilica
Ulpia nel Foro di Traiano
La facciata della Basilica Ulpia che chiudeva la piazza del Foro
di Traiano sul lato nord-occidentale sopraelevata di alcuni gradini,
si presentava articolata da tre avancorpi sporgenti con colonne
scanalate in marmo pavonazzetto e giallo antico e fregio con Amorini
e decorazioni vegetali.
L’attico al di sopra dell’ordine colonnato era decorato
con sculture di Daci che visivamente sorreggevano una trabeazione
sporgente con iscrizioni in onore delle legioni che avevano combattuto
per la conquista della nuova provincia. Le sculture erano in marmo
bianco, di dimensioni minori rispetto a quelle presenti sull’attico
dei portici e dovevano ripetersi anche sull’attico del colonnato
aggettante dal lato opposto della piazza.
La decorazione degli spazi intermedi tra i Daci era costituita da
pannelli a rilievo con cataste di armi, ricostruibili dai numerosi
frammenti conservati e dal confronto con le analoghe raffigurazioni
sul basamento della Colonna Traiana.
Foro di Traiano, resti della facciata e colonne della navata
centrale della Basilica Ulpia. |
Foro di Traiano, resti della Basilica Ulpia e Colonna Traiana
in un’immagine notturna (Acea s.p.a). |
Ricostruzione in 3D della facciata della Basilica Ulpia (modellazione
ed editing Infobyte) |
Statua frammentaria di Dace in marmo pavonazzetto, pertinente
all’attico della facciata della Basilica Ulpia.
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Statua frammentaria di Dace in marmo bianco, proveniente dai
recenti scavi, pertinente all’attico della facciata
della Basilica Ulpia. |
I frammenti di statue di Daci pertinenti alla facciata della
Basilica Ulpia nell’allestimento espositivo per la mostra
“I marmi colorati della Roma imperiale", nei Mercati
di Traiano. |
Frammento di rilievo con incorniciatura angolare, punta di
lancia, elmo e scudo, pertinente ai pannelli con armi della
decorazione dell’attico. |
Frammento di rilievo con corazza anatomica, pertinente ai
pannelli con armi della decorazione dell’attico. |
Frammento di rilievo con incorniciatura laterale e corazza
a lamelle, pertinente ai pannelli con armi della decorazione
dell’attico. |
Frammento di trabeazione con iscrizione in onore di una legione,
del coronamento dell’attico.
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Frammento di rilievo con incorniciatura superiore, scudo,
elmo e clava, pertinente ai pannelli con armi della decorazione
dell’attico.
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Frammenti di rilievo con incorniciatura e varie armi, pertinenti
ai pannelli con armi della decorazione dell’attico. |
Frammento destro di un blocco del fregio-architrave con decorazioni
vegetali e amorini, pertinente agli avancorpi della facciata
della Basilica Ulpia |
Frammento di fregio con decorazioni vegetali e amorini, pertinente
agli avancorpi della facciata della Basilica Ulpia |
Frammento sinistro di un blocco del fregio-architrave con
decorazioni vegetali e amorini, pertinente agli avancorpi
della facciata della Basilica Ulpia |
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