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Sección quinta

Poesie



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M' odi!

                                                Amore é sospiro
d' un core gemente
che solo si sente,
che brama pieta.
       (S. Pellico.)
                                      Per te, mia diletta,
turbata è la mente;
per te fiamma ardente
mi ferve nel cor.
Vorrei innalzarti, 5       
ma il labbro non vuole:
non trova parole
fra tanto dolor.
 
     Che assorta a tuoi vezzi
la mente rapita, 10
non sente la vita
che il cielo gli dié. [318]
 
     Che schiavo il mio core
per te tace e geme,
fra il dubbio e la speme 15
volgendosi a te.




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Il Tramonto

                                      Il sole tramonta,
la notte vien bruna,
ascosa la luna,
si mostra d' un vel.
Ah! come l' è grata 5       
all' ánima mia
la dolce armonia,
che regna nel ciel.
 
     La terra pur tace:
non odo che l' onda, 10
che batte la sponda
con cupo fragor.
Non sento che l' aura,
che vien, si ritira,
e lieve s' aggira 15
fra i candidi flor. [319]
 
     Ah! come l' é grata
all' anima mia
la dolce armonia
che intorno mi sta. 20
Natura! io t' amo;
ne mai il mio petto
si eccelso diletto
dipinger potrá.
     -Gli arcani miei svelo 25
all' almo candore:
il bello tuo core
comprendergli dée.
-Sublime natura,
il core me 'l dice, 30
se sono felice
il sono per te.




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All' egregia artista Emilia Cosi

                                                Se a Shakespeare fosse dato alzar la fronte
dalla tomba feral che lo rinserra,
se concesso gli fosse in questa terra
stampar il piè, siccome un tempo ei fu,
Oh! te vedendo, Emilia, �a me sei noto 5       
direbbe, oh prode! quel Romeo tu sei [320]
qual l' ho veduto lá ne sogni miei
alzarsi innanzi a me, cosi sei tu�.




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Timore

                                                      Non ha la vita un flor,
se non lo nutre amor.
           (Beatrice)
                                      Ancora non è spento
quell' adorato accento,
che gioja diè e tormento
all' infiacchito cor.
-La vita è troppo amara, 5       
dicesti un giorno, oh cara,
-Non ha la vita un fior,
se non lo nutre amor.-
 
     E ver: quest' alma afflitta
per te cadde traffitta; 10
fin da quel giorno è scritta
tua immaggine sul cor.
Io t' amo... sarai mia...
Che sento? Ohimè! non fia
che di mia vita il fior 15
non lo nudrisca amor. [321]
 
     Con me ti mostra umana,
gentile castigliana:
dal petto mio allontana
si barbaro timor. 20
Ma... sappi ch'io t'adoro;
rimembra, mio tesoro,
che priva dall' amor
non ha la vita un fior.




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La bella abbanbonata

                                        Perchè volgi intorno
lo sguardo abbattuto?
Che hai, vergin, perduto,
che inquieto ti balza
il candido cor? 5       
-Ho perso il mio amor.
 
     Delusa tu fosti?
Si giovin! si bella!
Non pianger, favella,
ma prima sparisca 10
codesto pallor.
-Ho perso il mio amor. [322]
 
     Racconta -L' amava
con cieca fidanza;
ma fu mia speranza 15
qual subito lampo,
che nasce e che muor.
-Ho perso il mio amor.
 
     Affetto nessuno
il core conforta! 20
Mia speme è gia morta;
andrò sulla terra
fra eterno dolor:
che ho perso il mio amor.
 
     -Ah! no: il tuo bel riso 25
ritorni sul volto;
se amor te l' ha tolto,
dolente donzella,
te 'l renda l' amor:
     E tuo il mio cor.- 30 [323]




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Un sogno

                                          Sognai: al pié d' un salice
ti vidi, Laura, oh! quanto
balzo il mio cor di giubbilo
essendo a te d' accanto
d' amor rapito in estasi, 5       
in estasi pur tu.
 
     Coprivano le tenebre
la muta terra e il cielo...
Ambo abbracciati, l' aria
il candido tuo velo 10
audace osó dividere.
E poi? E poi che fu?
 
     Sul labbro tuo sollecito
un bacio impresi allora;
caddi á tuo piedi, e supplice 15
chiesi il tuo amor, signora!
E il tuo bel volto subito
si tinse di rossor.
 
     E poi?... ti dissi tenero
-L' instante ecco che agogno- 20 [324]
e poi ci prese un palpito...
E poi?... ah! ch' era sogno!
E mi destai, me mísero!
Dal sogno mentitor!!!




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Barcarola

                                     Ti posa sul mio sen,
diletta Elvira;
per te, mio caro ben
il cor sospira.
Se il ciel sereno è già, 5       
tranquilla l' onda,
fuggiam da questa sponda
per pietá.
Amor ci guiderá,
                         Ah! 10 [325]
 
     In questo amante cor,
angiol di pace,
la fiamma arde vivace
dell' amor.
Ah! si; m' abbraccia ancor: 15
tua immagin scuita stá
sul petto... ognor vivrá
                         Ah!
 
     La gondola sul mar
lieve discende, 20
tranquilla l' onda appar,
la luna splende:
il rivo lungi è già.
Seguiamo... il fato
propizio, avventurato 25
a noi sará.
Cerchiam l' immensitá.
                         Ah!
 
     Qui il volgo disuman
l' eccelsa gioja 30
non può, non può turbar
dé nostri cor.
Fuggiam per l' ampio mar:
Ah! si; m' abbraccia ancor,
mio bene... mio tesor. 35
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