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Filocolo [Fragmenta]

Giovanni Boccaccio


Filocolo, edizione critica di A. E. Quaglio, Tutte le Opere di Giovanni Boccaccio, vol. I, Mondadori, Milano 1967

Nota prèvia: Aquest document forma part de l'apartat Intertextualitats del Projecte d'investigació «Biblioteca Multimèdia Tirant lo Blanc» (Ministeri de Ciència i Tecnologia, referència BFF-2002-01273). L'objectiu fonamental consisteix a mostrar, en forma de citació, aquells fragments d'altres obres que han influït directament o a través de fonts interposades en la composició del Tirant lo Blanc i del Guillem de Varoic i que anomenem 'Intertextualitats' 1

Per la presència de Boccaccio, Filocolo a Martorell veg. Pujol 1999a.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 14, 2, p. 377)

E poi che il tempo si rallegra, e de' nostri disiderii lieto indizio ci dimostra, e noi similmente ci rallegriamo; andiamo e la piacevole aere su per li salati liti prendiamo: e ragionando, del nostro futuro viaggio ci proveggiamo passando tempo.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 438, 28-30.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 19, 7, pp. 385-386)

non volendo, come villana, che l'amore che tu l'hai portato sia sanza alcun merito

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 439, 5-6.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 19, 8-9, pp. 386

e non è segno d'ultimo merito il donare, come tu di', ma è principio d'amistà e d'amore. E fa il dono colui che'l riceve suggetto al donatore.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 213, 471, 6-8.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 24, 2, p. 391)

E manifesta cosa è che se dolci cose mai non si fossero gustate

TB Hauf-Escartí 1992, II: cap. 225, 496, 36.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 24, 3, p. 391)

Seguasi dunque che l'una per dolore, l'altra per disio piangeva delle due donne.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 208, 464, 10-11.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 25, 1, p. 391)

Molto m'è duro a pensare

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 438, 32.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 25, 1, p. 391)

Molto m'è duro a pensare

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 212, 470, 12.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 25, 1-2, pp. 391-392)

con ciò sia cosa che chi il suo disio ha d'una cosa disiderata avuto, molto si debbia più nell'animo contentare, che chi disidera e non può il suo disio adempiere. Appresso, niuna cosa è più leggiere a perdere che quella la quale speranza avanti più non promette di rendere.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 439, 7-9.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 25, 1-3, pp. 391-392)

«Molto m'è duro a pensare, graziosa donna, ciò che voi dite» disse il giovane, «con ciò sia cosa che chi il suo disio ha d'una cosa disiderata avuto, molto si debbia più nell'animo contentare, che chi disidera e non può il suo disio adempiere. Appresso, niuna cosa è più leggiere a perdere che quella la quale speranza avanti più non promette di rendere. Ivi dee essere lo smisurato dolore, ove iguale volere e'l non potere quello recare ad effetto impedisce. Quivi hanno luogo i ramaricamenti, quivi i pensieri e l'affanno, però che se le volontà non fossero iguali, per forza mancherebbero i disii: ma quando gli animi si veggono davanti le disiderate cose, e a quellepervenire non possono, allora s'accendono e dolgonsi più che se da loro i loro voleri stessero lontani».

TB Hauf-Escartí 1992, II: cap. 433, 840, 32-841, 3.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 29, 3, p. 394)

se egli ha potenza di levare il conoscimento a' conoscenti, levando al savio il senno, niuna cosa gli rimarrà.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 212, 470, 12-14.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 31)

Io sono dell'ultimo ponente

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 444.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 33, 1, p. 406)

e chi dona ciò che non può negare, ben fa, in quanto se ne fa liberale, ma poco dà.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 213, 471, 8-9.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 33, 3, p. 407)

Gran cosa è l'avere una lunga sete sostenuta, e poi pervenire alla fontana e non bere per lasciare bere altrui.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 201, 458, 26-27.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 33, 4, p. 407)

però che, pensando che la povertà sia una delle moleste cose del mondo a sostenere

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 207, 462, 31-32.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 33, 8, p. 407)

E quanto di magiore povertà è uscito e entrato in ricca vita, tanto quell gli è più graziosa.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 208, 464, 9-10.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 34, 15, p. 410)

Fu adunque più liberale il cavaliere, che il suo onore concedea

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 201, 458, 27.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 35)

ma certo io ho molto maggiore cagione di dolermi

TB Hauf-Escartí 1992, II: cap. 285, 605, 13.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 35)

mai dell'animo partire non mi si poté

TB Hauf-Escartí 1992, II: cap. 295, 627, 35.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 38, 1, p. 415)

Quella amorosa fiamma che negli occhi ne luce

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 440, 24.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 39, 1, p. 417)

Vestita di bruni vestimenti sotto onesto velo

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 440, 23-24.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 50, p. 431)

«E' v'inganna il parere», disse la reina alla bella donna «però che amore ha questa, che quanto più si ama, più si disidera d'amare»

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 440, 21-23.

TB: Vives 2004.




ArribaAbajoBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 61, 1, p. 441)

Quella cosa ch'è amata (...) quanto più si vede più diletta: e però io credo che molto maggiore diletto porga il riguardare che non fa il pensare.

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 438, 25-27.

TB: Vives 2004.




ArribaBoccaccio, Filocolo (Quaglio, 1967, I, IV, 64, 1, p. 445)

però che niun bene presente si dee per lo futuro lasciare, né pigliare male per futuro bene è senno

TB Hauf-Escartí 1992, I: cap. 189, 438, 32-34.

TB: Vives 2004.





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